sabato 20 ottobre 2007

Vandalismo dada

Alcuni hanno preso la cosa molto sul serio. Francesco Rutelli si è detto indignato e preoccupato "per il gesto intollerabile e irresponsabile di vandalismo". Walter nostro ha detto che il gesto "è estraneo alla cultura democratica, che serve solo a fare del male alla comunità. È un gesto di rabbia e di odio che fa parte di quel clima che in questo paese bisogna debellare". Il segretario romano della Fiamma Tricolore Giuliano Castellino va controcorrente: "guardiamo con simpatia a questa iniziativa perchè vuol dire che l'idea futurista è vincente". In realtà più che la matrice futurista l'azione ricorda un certo dadaismo postumo, la trasgressione gestuale, l'arte informale degli anni '70.
Oggi il sovrintendente ai beni culturali La Rocca ha confermato che il colorante immesso nell'acqua della fontana non ha creato danni permanenti. Si trattava solo di anilina. I marmi sono salvi. Il vandalo artista rispetta le opere d'arte. Intanto le foto con l'acqua rossa fanno il giro del mondo.

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