lunedì 26 novembre 2007

Le elezioni sull'altra sponda

Le prime cifre ufficiali delle elezioni generali di ieri in Croazia indicano un sostanziale pareggio ed esiti politici molto incerti. Il partito di governo HDZ, formazione di centro destra guidata dal premier Ivo Sanader, perderebbe sei seggi ma resta il più votato con 60 deputati. Lo segue da vicino il partito socialdemocratico di opposizione SDP con 57, ben 23 in più delle ultime elezioni del 2003. I socialdemocratici hanno vinto nelle circoscrizioni occidentali e in Dalmazia, mentre il partito di governo ha riscosso maggiori consensi nelle più povere regioni dell'interno, ai confini con Serbia e Bosnia. Oltre ai due maggiori rivali entrano in parlamento i rappresentanti di almeno sette partiti minori, che saranno decisivi per creare una coalizione di governo. Il sistema elettorale croato è molto complesso, prevede seggi riservati alle minoranze etniche (uno agli italiani d'Istria) e altri per gli emigrati. A seconda del numero dei votanti può cambiare anche il numero dei parlamentari.
Ambedue i leader dei maggiori partiti hanno proclamato la propria vittoria. Se i risultati parziali saranno confermati il presidente Stjepan Mesic dovra attendere prima di affidare l'incarico di formare il nuovo governo, ruolo che rivendicano sia il premier uscente Sanader che il leader SPD Zoran Milanovic.
Il nuovo governo croato dovrà decidere sull'ingresso del paese nella NATO e soprattutto concludere il percorso negoziale con l'Unione Europea, dove l'ingresso della Croazia è previsto per il 2009.

1 commento:

  1. 60 per HDZ, 57 per SDP, con sei seggi per gli emigrati che sembrano destinati al partito di governo.
    Ma anche con 66 seggi all'HDZ del premier Sanader serviranno altri 11 parlamentari per raggiungere la maggioranza di governo di 77 deputati.
    Alla fine la Croazia probabilmente avrà un nuovo govderno di centrodestra, ma con numeri molto ristretti.

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