giovedì 13 marzo 2008

Scemo

L'America è un paese puritano e le sue regole morali spesso fanno sorridere gli europei. Figuriamoci noi Italiani, che abbiamo un uomo anziano, candidato a premier per la quinta volta, il quale si fa fotografare con due sbarbine sedute in grembo e le mani ben piazzate sulle loro rotondità. E provate a dire ai suoi che non è un comportamento da statista.
Ma lo scandalo sessuale che ha travolto il governatore di New York Spitzer più che questioni morali evoca stupidità. Incredibile come un uomo in quella posizione possa contrattare via telefono, SMS e e-mail l'ingaggio di una squillo da portare a Washington (spostare prostitute da stato a stato è un reato federale, misteri del codice penale USA). Tutto quello che passa per la rete o per i tabulati telefonici all'occorrenza salta fuori, e Spitzer da ex giudice lo sa bene. Senza contare il "fattore Corona": la possibilità di essere ricattati, esposti su blog e giornali scandalistici e messi in ridicolo con ogni mezzo, lecito o illecito.
Logico quindi che la stampa americana tratti Spitzer non come un fedifrago peccatore ma come un perfetto idiota. Roger Simon su The Politico scrive: "Se la stupidità arriverà a 200 dollari al barile, voglio un pozzo sul cervello di Spitzer". Ruth Marcus sul Washington Post ricorda velenosa un recente discorso di Spitzer intitolato "La necessità di passione e umiltà nella politica".
Spitzer era anche uno dei supedelegati del Partito Democratico e un convinto sostenitore di Billary, che vede aprirsi un'altra piccola crepa nel suo castello presidenziale.
I libertini invece si chiedono cosa diavolo sappia fare una prostituta per pretendere 5.500 dollari l'ora. "Spero che almeno li valesse" conclude Leonard Pitts sul Miami Herald.

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