venerdì 17 aprile 2009

L'Europa indifferente

Le prossime elezioni europee sembrano destinate a battere il record negativo del 2004. quando solo il 46% degli elettori decise di andare ai seggi.
Secondo un sondaggio Reuters commissionato dal Parlamento Europeo solo il 34% degli elettori d'Europa dichiara la volontà di votare. I risultati sono molto difformi a seconda della nazione. I Belgi che intendono votare sono il 70%, percentuale che nella euroscettica Polonia si riduce al 13. In Germania i votanti sarebbero il 43%, il 47 in Francia e solo il 22% in Gran Bretagna. Occorre però ricordare che in Belgio votare è obbligatorio è chi non si presenta ai seggi rischia una multa.
Il record negativo del 45.7% del 2004 rappresentava già un calo notevole rispetto al 62% delle elezioni 1979. Nel 2004 le percentuali più basse si registrarono nei dieci paesi appena ammessi nell'Unione, con in testa la Slovacchia e la Polonia, rispettivamente 17 e 21%.
Il paese con il dato più alto di persone che hanno ammesso che certamente non voteranno è la Gran Bretagna con il 30%. La media europea di chi dichiara con certezza l'astensione è il 15%. Il 34% ha dichiarato che "probabilmente" andrà a votare.
Solo in quattro dei 27 paesi dell'Unione la maggioranza della popolazione ha dichiarato che andrà certamente alle urne: Lussemburgo con il 62 e Belgio, Danimarca e Malta con il 56%.
Le elezioni europee di giugno dovranno designare 736 membri del parlamento in rappresentanza di circa 500 milioni di cittadini dei 27 stati membri. Si tratta della più grande elezione transnazionale di tutti i tempi.

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