domenica 10 gennaio 2010

La Croazia vota il suo presidente


Con pochissimo risalto da parte dei media italiani oggi in Croazia si svolge il ballottaggio per l'elezione del presidente della repubblica, dopo che nel primo turno del 27 dicembre nessuno dei dodici candidati ha raggiunto il 50% dei voti.
I nostri vicini adriatici dovranno scegliere tra il candidato del partito socialdemocratico Ivo Josipovic (52, foto sopra a destra) e il sindaco di Zagabria Milan Bandic (54, a sinistra nella foto), anche lui a lungo militante socialdemocratico, fervente cattolico e sostenuto dal clero. Oggi Bandic si presenta come indipendente con lo slogan "votate un uomo, non un partito".
Duello piuttosto bizzarro, visto che il paese è governato da una maggioranza di centrodestra guidata da Jadranka Kosor (foto sotto). L'Unione Croata Democratica, il partito conservatore che guida la coalizione di governo ma non è riuscito ad arrivare al ballottaggio, ha dichiarato di non appoggiare nessun candidato, ma i suoi elettori dovrebbero propendere per Bandic.
I sondaggi danno largamente vincitore Josipovic (55 a 38), ma resta un largo margine di indecisi. I primi dati non si sapranno prima delle 19, quando si chiuderanno i seggi e saranno diffusi gli exit poll. I risultati definitivi sono attesi verso mezzanotte. L'affluenza alle urne in mattinata era piuttosto bassa, anche a causa del maltempo. Oltre alla popolazione nazionale sono chiamati a votare anche i 250.000 Croati che risiedono in Bosnia.
Ambedue i candidati hanno centrato le loro campagne sull'ormai prossimo ingresso della Croazia nell'Unione Europea e sulla lotta alla corruzione, endemica nel paese. La Croazia sta vivendo una pesante recessione economica: la disoccupazione è al 16% e il debito pubblico ha raggiunto il 94% del PIL. Dopo molti rinvii l'ingresso di Zagabria nella UE sembra ormai fissato per il 1 gennaio 2012, probabilmente assieme all'Islanda.
Aggiornamento delle 20:30
Come previsto gli exit poll assegnano la vittoria a Josipovic con largo margine, 65 a 35. Affluenza bassa: i seggi si sono chiusi alle 19 e alle 16 aveva votato solo il 38% degli aventi diritto.

Nessun commento:

Posta un commento