mercoledì 17 febbraio 2010

Fuori i soldi

Uno dei punti positivi del Copenhagen Accord sul clima è che i paesi che lo hanno sottoscritto si impegnano a istituire un fondo di solidarietà per aiutare i paesi meno sviluppati (LDS, Least Developed States nel linguaggio ONU) negli interventi di adattamento ai cambiamenti climatici. Questo fondo è stato quantificato quest'anno in 10 miliardi di dollari e dovrebbe aumentare fino a raggiungere i cento miliardi nel 2020.
Lunedì scorso il primo ministro del Bangladesh Sheikh Hasina ha chiesto che il suo paese possa ricevere parte di quei fondi appena possibile. Secondo la signora Hasina il Bangladesh ha già avviato 134 azioni sui cambiamenti climatici e completato la reralizzazione di 100 rifugi anti ciclone. Il bilancio del Bangladesh destina 100 milioni di dollari ai cambiamenti climatici, che si sommano a altri 150 milioni di aiuti. Hasina sostiene che il suo paese ha diritto di ricevere il 15% del fondo di solidarietà concordato a Copenhagen.
Il Bangladesh è uno dei paesi più a rischio inondazioni. Gli esperti dicono che a fronte di un innalzamento del livello del mare di un metro un quinto del paese verrebbe sommerso e 20 dei suoi 150 milioni di abitanti dovrebbero migrare.

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