venerdì 12 novembre 2010

Il governo morirà assieme al 55%?

Il mancato rinnovo della detrazione del 55% sugli interventi di riqualificazione energetica in edilizia sta scatenando un coro di reazioni negative, come era facile prevedere. I conti sui benefici del provvedimento li fa come al solito meglio di tutti Il Sole 24 Ore, che riporta anche la volonta politica delle opposizioni e di FLI di ripristinare l'incentivo. Anche fonti governative fanno filtrare la voce che le detrazioni saranno inserite nel calderone del famigerato decreto milleproroghe, ma si tratta solo di affermazioni ufficiose, anche se autorevoli.
Questo clima di incertezza sembra creato ad arte per produrre una serie di conseguenze deprecabili. Se il 55% sarà davvero inserito nel decreto milleproroghe l'ufficialità del rinnovo delle detrazioni avverrà comunque quando molte imprese avranno già fissato i loro budget di investimenti per il prossimo anno, riducendo drasticamente l'efficacia del provvedimento (ma limitando anche le perdite di entrate per lo Stato). Se invece il governo cade rapidamente, ipotesi sempre più probabile, la detrazione non viene rinnovata.
Nel frattempo l'esecutivo a sorpresa raddoppia i fondi per le scuole private ma non sembra interessato a confermare una provvedimento che secondo le stime avrebbe creato ogni anno almeno 50.000 posti di lavoro, particolarmente nel settore delle piccole e medie imprese e dell'artigianato di servizio.
La scelta di Tremonti & Co. ovviamente non è casuale e dimostra la sostanziale incapacità del governo di individuare le vie di uscita dalla crisi economica e i settori su cui puntare per la ripresa. Il resto d'Europa investe in via prioritaria sulla green economy e sulla banda larga, l'Italia di Berlù invece pensa alle centrali atomiche e al ponte sullo stretto.
Le associazioni degli artigiani e degli industriali sono inferocite, le famiglie e le imprese che contavano sul bonus per migliorare il rendimento energetico di case e uffici sono costrette a rivedere i loro piani. E dire che la scorsa settimana le commissioni parlamentari avevano raccomandato non solo il rinnovo delle detrazioni, ma anche l'estensione dei benefit alle pubbliche amministrazioni.

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