domenica 23 gennaio 2011

Che tempaccio che fa

Confermando le anticipazioni la World Metereological Organization (WMO) certifica che il 2010 è stato l'anno più caldo di sempre. Il primato supera di pochissimo il 2005 (-0.01° c) e il 1998 (-0.02° c).
Nel 2010 la temperatura media del pianeta è stata di 0.45° centigradi superiore alla media di 14.00° del periodo 1961-1990.
I dati sono stati presentati in una conferenza stampa dal segretario generale WMO Michel Jarraud che ha confermato la tendenza al riscaldamento globale del pianeta identificando la causa prinicipale nell'aumento dei gas serra dovuto all'attività antropica. Insomma, è colpa nostra.
L'Organizzazione Metereologica Mondiale ha anche sottolineato come il 2010 abbia segnato anche il record minimo della superficie polare permanentemente ghiacciata e sia stato l'anno di fenomeni metereologici estremi come l'ondata di caldo in Russia e le alluvioni in Pakistan. Nel dicembre 2010 la superficie ghiacciata dell'Artico era di 12 milioni di Kmq, 1,35 milioni di Kmq in meno rispetto alla media registrata a dicembre nel periodo 1979-2000. Nella scorsa estate in Groenlandia sono state registrate temperature di 3° c superiori alla media e scarse precipitazioni nevose, che hanno contribuito alla riduzione della calotta glaciale. Il ghiaccio infatti è più scuro della neve e se non è ricoperto da uno strato nevoso assorbe più radiazioni solari.
Il riscaldamento globale provoca fenomi opposti nelle diverse zone della terra. Dicembre 2010 ha registrato temperature molto più elevate della media in Canada e Groenlandia, mentre Norvegia e Svezia hanno avuto punte di 10 gradi sotto la media stagionale e in Gran Bretagna il mese è stato il più freddo dal 1890. Temperature più fredde della media anche in Russia e nella costa est USA, con abbondanti nevicate.
Infine la WMO ha elencato anche gli eventi metereologici estremi che hanno caratterizzato l'inizio del 2011: alluvioni e frane in Sri Lanka e Filippine, "bombe d'acqua" in Brasile nella zona di Rio de Janeiro (oltre 700 morti), alluvioni nell'Australia orientale (foto) legate al fenomeno de La Niña.

Nessun commento:

Posta un commento