martedì 13 dicembre 2011

Il clima, roba da donne

Come gia nel 2010 a Cancun, anche la COP 17 di Durban è stata decisa dalle donne. Lo scorso anno la coppia Christiana Figueres (55 del Costarica, segretaria UNFCCC) e Patricia Espinosa (ministro degli esteri del Messico e presidente della conferenza) avevano dato un'impronta femminile latina alla COP.
A Durban accanto alla Figueres il ruolo principale è stato di Maite Nkoana-Mashabane (48), ministro degli esteri del Sud Africa e presidente della COP. Ma una terza donna è stata determinante: la commissaria europea alla Climate Action Connie Hedegaard (51). E' stata Hedegaard a mettere sul tavolo la proposta di un prolungamento del protocollo di Kyoto e dell'avvio di una roadmap per raggiungere un nuovo accordo globale entro il 2015, punti che poi sono diventati il cardine dei documenti finali approvati.
Connie Hedegaard doveva riscattarsi dal 2009, quando da presidente della COP 15 di Copenhagen aveva partecipato al fallimento della conferenza delle grandi aspettative disattese.
E, a dirla tutta, un'altra donna è stata tra i protagonisti: il nuovo ministro dell'ambiente dell'India Jayanthi Natarajan (57), che con un intervento appassionato nella plenaria della notte tra sabato e domenica ha rivendicato "equità" nelle decisioni.

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