giovedì 5 gennaio 2012

Pollock, Rothko e la CIA

Gli espressionisti astratti americani negli anni '50 e '60 sono stati usati come armi dalla CIA nella guerra fredda contro Mosca. Artisti come Mark Rothko, Jackson Pollock, Robert Motherwell e Willem de Kooning, incompresi e vituperati a casa loro, venivano promossi in Europa dall'intelligence come esempi della libertà di espressione e della creatività americana, al confronto con la rigida e simbolica arte sovietica di regime.
Dell'uso "politico" dell'arte astratta, così come della musica jazz, si parlava da tempo. Ma adesso arrivano le prime ammissioni ufficiali dalla CIA, di cui riferisce l'Independent. Gli artisti naturalmente erano all'oscuro di tutto. Anzi, alcuni di loro dovevano confrontarsi con la censura domestica e il clima di caccia alle streghe del maccartismo.

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