martedì 28 agosto 2012

A cinquecento metri dal demonio/2

"Gli apparecchi idonei al gioco d'azzardo non possono essere installati all'interno ovvero in un raggio di 500 metri da istituti scolastici di qualsiasi grado centri giovanili o altri istituti frequentati principalmente da giovani, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio assistenziale, luoghi di culto. Ulteriori limitazioni possono essere stabilite con decreto del ministero dell'interno, di concerto con il ministero dell'economia e delle finanze e con il ministero della salute".
Questo sarebbe il testo dell'articolo che regola il gioco d'azzardo contenuto nel decreto sanità del governo Monti e fortemente voluto dal ministro Balduzzi. Rispetto al post che avevo pubblicato ieri va aggiunto che i fatidici 500 metri devono essere rispettati anche dai luoghi di culto. Scuole, chiese, ospedali, case di riposo e centri giovanili. Basta prendere una mappa e un compasso per capire che non sarà possibile installare videopoker nelle città, a parte le estreme periferie e particolarmente i centri commerciali.
Scelta giusta? Io non sono un giocatore e concordo con il ministro sul fatto che le macchinette mangiasoldi non siano un esempio edificante. Tuttavia un paio di cose non mi vanno giù.
Primo: passi la distanza dalle scuole, per motivi diciamo educativi (anche se i meno spaventati dai 500 metri sono certamente i ragazzi, come scrivevo anche ieri). Ma perché mantenere la distanza di sicurezza anche dai luoghi di culto? Qual è il rapporto tra fede, misticismo e videopoker? Perché dalle chiese e non dalle biblioteche o dai musei?
Secondo: epuriamo i bar delle città dai videopoker, benissimo. Ma le ricevitorie e le strisce di gratta e vinci esposte nei supermercati e nei bar sono educative? Lo stato italiano è un biscazziere e negli ultimi anni ha moltiplicato le sue entrate dai giochi di azzardo. Ho visto gente acquistare serenamente i gratta e vinci con i buoni pasto. Vabbuò, dira qualcuno, io ho visto altri comprarci le bottiglie di gin. Vero anche questo.
Balduzzi e il governo dei professori permettono di sperperare denaro nei gratta e vinci a cinque metri da scuole e chiese, mentre per i videopoker occorre prendere l'auto o la metro. Secondo Balduzzi i videopoker andrebbero ascritti nelle "nuove dipendenze". Forse i gratta e vinci sono in giro da più anni e quindi non possono essere considerati nuovi. Ma Balduzzi i siti statali di Sisal e Lottomatica li avrà visti?

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