mercoledì 12 settembre 2012

Un incosciente e fanatico. Se esiste.


Le persone che hanno ucciso quattro americani in Libia, compreso l'ambasciatore degli USA a Tripoli, sono certamente dei fanatici religiosi estremisti. Altrettanto fanatico ed estremista, con l'aggravante di essere un provocatore, è Sam Bacile, il regista del film che ha provocato le proteste a Tripoli e Il Cairo che sono sfociate nell'omicidio multiplo di Bengasi.
Il film si intitola L'innocenza dei Musulmani ed è stato girato nel 2011. Secondo Bacile, che lo ha scritto e diretto, sarebbe costato cinque milioni di dollari, donati da oltre cento finanziatori ebrei. Come prodotto cinematografico fa tecnicamente schifo, sia come recitazione che per le scenografie. Di certo ciò che si vede non è costato quattro milioni di Euro. Il film non è mai arrivato nelle sale ma da luglio c'è su YouTube un trailer di 14 minuti (qui sopra), da settembre postato anche in una versione doppiata in arabo.
Sam Bacile (56) vive in California, di mestiere fa l'agente immobiliare e si definisce "un ebreo israeliano". Ha diretto un lungometraggio in cui la figura di Maometto viene ridicolizzata e i suoi seguaci sono descritti come degli idioti. Dopo l'inizio delle proteste si è reso irreperibile. Rintracciato al telefono dalla Associated Press ha detto "L'Islam è un cancro, punto".
Secondo quanto riporta il Times of Israel, che lo avrebbe a sua volta raggiunto telefonicamente ad un numero della California, Bacile avrebbe dichiarato di voler girare una serie di 200 ore sull'Islam. Negli USA si stanno moltiplicando le voci che sostengono che Bacile in realtà non esista e che il film sia riconducibile ad elementi della diaspora dei cristiano copti egiziani residenti in America.

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