martedì 16 luglio 2013

The World We Want

Dalle nostre parti se ne parla poco o niente, ma dopo il summit di Rio 2012 le Nazioni Unite hanno avviato un percorso per definire gli obiettivi di sviluppo del pianeta. Le nuove linee guida dovranno essere operative nel 2015, quando scadranno gli obiettivi del millennio, i Millennium Development Goals, approvati dall'assemblea generale ONU nel settembre 2000.
Che mondo vogliamo? All'inizio di giugno il Sustainable Development Solutions Network delle Nazioni Unite aveva consegnato il suo report al segretario Ban Ki-moon, indicando le linee guida per lo sviluppo globale ne periodo 2015-2030. Nel documento si indicano dieci priorita:
  1. Combattere la povertà e la malnutrizione
  2. Promuovere lo sviluppo globale
  3. Assicurare istruzione e formazione per tutti
  4. Garantire la parità di genere, i diritti umani e l'inclusione sociale
  5. Garantire assistenza sanitaria e benessere
  6. Migliorare il sistema agricolo e la qualità della vita rurale
  7. Rendere le città inclusive, produttive e resilienti
  8. Combattere il cambiamento climatico e promuovere le fonti energetiche rinnovabili
  9. Salvaguardare la biodiversità e gestire nel modo migliore l'acqua e le altre risorse naturali
  10. Improntare la governance verso lo sviluppo sostenibile
Da giovedì scorso il documento finale è disponibile per commenti e osservazioni. Il testo è disponibile in inglese, francese e spagnolo e tutti possono postare i loro commenti fino al 26 luglio. Oltre ai dieci assi elencati sopra il documento finale identifica quattro temi centrali per lo sviluppo globale post 2015:
  1. L'integrazione totale delle politiche di salvaguardia ambientale con le politiche di sviluppo
  2. Uguaglianza e parità tra ricchi e poveri, donne e uomini, popolazioni indigene e altri, disabili, anziani, giovani e differenti generazioni
  3. Una politica basata sui diritti civili, che garantisca la partecipazione nei processi decisionali e l'applicazione di standard minimi di qualità nell'ambito sociale e ambientale
  4. Costruire società resilienti, dove una corretta gestione delle risorse possa garantire alla gente cibo, acqua, alloggi, infrastrutture e i fondamenti della pace e della sicurezza oggi e nelle generazioni future
La discussione continua ed è vivace. Si può aprire un blog o iniziare una discussione a tema. Un processo bottom up molto complesso e gestito finora piuttosto bene. Per chi, come noi di Agenda 21 Italia, ha fatto della partecipazione un principio fondante questa è certamente una iniziatva di grande valore.

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