lunedì 27 ottobre 2014

La CGIL e la retorica del milione

"Siamo un milione" hanno annunciato trionfali gli organizzatori alla manifestazione della CGIL di sabato scorso a Roma. "Siamo un milione" aveva proclamato Denis Verdini alla manifestazione della destra del 20 marzo 2010. "Siamo un milione" ripetono ogni anno gli organizzatori del concertone del primo maggio. "Siamo un milione" urlò Grillo chiudendo la campagna elettorale 2013. Il palcoscenico è sempre lo stesso: Piazza San Giovanni in Laterano a Roma. Sempre uguale anche la retorica della comunicazione: la soglia magica del milione, che dai tempi del Signor Bonaventura agli Italiani ha sempre fatto effetto.
Intendiamoci, sabato a Roma c'era molta, forse moltissima gente. Ma parlare di un milione significa dover fare i conti anche con elementi non secondari tipo: (1) come quel milione è arrivato a Roma (2) Quanto deve essere lungo un corteo di un milione di persone (3) quanta gente può fisicamente entrare in Piazza San Giovanni. E tralasciamo altri indicatori che sarebbero comunque interessanti e di peso, tipo: quanta spazzatura produce un milione di persone, quanta pipì fa e dove la fa (tipo quanti bagni chimici servono per un milione di persone e quanti ce n'erano), e così via.
1. Come sono arrivati a Roma
Cominciamo dalla logistica, ovvero da come i manifestanti siano arrivati a Roma. Ipotizziamo che duecentomila fossero Romani e siano arrivati a piedi o con mezzi pubblici urbani (sono tantissimi, ma vabbé). Ne restano 800mila. C'è stata una grande mobilitazione di autobus, un classico del sindacato. Con una media di 50 passeggeri (in pratica autobus pieni) servono 2000 autobus ogni centomila persone. Leggo che la CGIL ha dichiarato che gli autobus noleggiati sono stati 2300. quindi al massimo 115mila persone. Sommati ai 200mila Romani fanno 315 mila. Ipotizziamo che ci siano stati altri autobus noleggiati da altri soggetti e non dal sindacato, ad esempio dai partitini di sinistra. Facciamo che fossero 700 (sono tanti) così il totale arriva a 150mila manifestanti in bus.
Passiamo ai treni. Una volta i treni speciali erano un classico nelle grandi manifestazioni. Quest'anno la CGIL ha reso noto di averne organizzati solo sette, tutti dal nord. Da Torino ne sono partiti due, come da Milano e dall'Emilia. Da Firenze solo uno. Insomma, poca roba. Diciamo che in treno, tra convogli ordinari e speciali, siano arrivati in centomila, ma è certamente una stima per grande eccesso. La somma finora tra Romani e gente arrivata con gli autobus e i treni è 450mila. Restano quasi 550mila manifestanti molto poco sostenibili che avrebbero scelto il mezzo privato, sostanzialmente l'auto. Anche considerando una media esagerata di quattro per macchina, servono 137mila automobili.A Roma non esiste lo spazio fisico per parcheggiarle, neppure fuori del raccordo anulare. E le strade sarebbero state tutte intasate.
2. Quanto era lungo il corteo
San Giovanni è stata raggiunta partendo da due concentrazioni, una a Piazza della Repubblica vicino a Termini e una a Piazzale dei Partigiani vicino a Ostiense. La prima dista 2.1 Km da San Giovanni, il secondo 2.7. Sommiamoli assieme in un totale di 5 Km, per semplificare. In un corteo non si sta particolarmente accalcati, anzi. Si procede a fisarmonica, ci si ferma e poi si riparte. Ci sono grandi spazi vuoti tra un troncone e l'altro, perché i vari gruppi voglioni identificarsi, mostrare i propri striscioni e cartelli, ecc. Facciamo conto che ogni manifestante occupi un metro quadrato, ma in realtà sarebbe molto di più, come si vede anche dalle foto della CGIL. Su strade a tre o quattro corsie come quelle percorse dai cortei significa che in un km di corteo c'è spazio al massimo per 15-20mila manifestanti strettissimi, gomito a gomito. Per mettere in fila verso San Giovanni un milione di persone ci vorrebbe un corteo lungo dai 50 agli 90 Km, almeno dieci volte quello di sabato scorso. E sarebbero così stretti da non riuscire a camminare.
3. Quanta gente entra in piazza San Giovanni
Questo alla fine forse è il dato meno interessante. La capienza reale di San Giovanni è una vecchia querelle di cui ci si occupa ad ogni manifestazione. C'è chi parla di 50-60 mila persone, Grillo scrisse centomila quando ci andò Berlusconi e un milione quando sul palco salì lui, per il Corriere della Sera la piazza strapiena potrebbe arrivare a 250mila. Dario Ballini ricorda una stima della facoltà di architettura di Roma che indica la capienza massima in 170mila persone. Tutte le stime si basano sulla superficie totale della piazza, a cui vanno sottratti i grandi spazi di palco, retropalco, accoglienza, bagni, ecc.
4. Conclusioni
Erano davvero un milione sabato a San Giovanni a cantare Bella Ciao contro il governo, come se Renzi fosse Mussolini e Poletti il suo Ciano? Un milione, va bene. Del resto lo dicono sempre tutti quelli che salgono sul palco della piazza, da Verdini a Grillo alla Camusso. Pero spiegateci come sono arrivati a Roma e chi li ha paracadutati in San Giovanni.


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