giovedì 18 dicembre 2014

Il disco più brutto dell'anno

Dopo breve riflessione posso scrivere con assoluta certezza che il più brutto disco del 2014 è Hitalia di Gianna Nannini. Gli album di cover sono sempre difficili da progettare e realizzare e a volte le versioni dei brani sono solo l'ombra dell'originale. In Hitalia tutte le diciotto canzoni scelte da Nannini sono eseguite in modo imbarazzante. Arrangiamenti sbagliati, la solita voce arrochita incapace di trasmettere emozioni, brani seminali ridicolizzati in versioni assurde, come Mamma di Beniamino Gigli suonata su un assurdo tempo di marcetta. Basta andare sulla homepage del sito ufficiale di Gianna Nannini per "godere" dell'anteprima di tutti i brani. Rozze schitarrate inutili spalmate ovunque, violini fuoriluogo, ritmiche assurde come nell'arrangiamento di Il Cielo In Una Stanza. L'album dopo un paio di ascolti è quasi comico per la goffaggine e la presunzione. Il peggio del peggio sono le versioni micidiali di Dedicato e Dio è Morto. Volare, già massacrata da anni da Nannini, è arrangiata con il ritornello reggae, un pizzicato d'archi e cori da curva sud. 'O sole mio, cantata in duetto con l'incolpevole Massimo Ranieri, è tremenda, con un coro sintetico di sottofondo. Il ritornello de Il Mondo è inascoltabile. Anche il video ufficiale di Lontano Dagli Occhi è davvero poca cosa. Ogni volta poi che qualcuno suona La Canzone Di Marinella cantata da Nannini il povero Fabrizio De André si rivolta nella tomba.

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