mercoledì 23 dicembre 2015

Italia senza cicche per terra? Non sarà facile

Nel Collegato Ambientale approvato ieri dalla Camera ci sono molte norme importanti che riallineano l'Italia all'Europa in settori quali i rifiuti, gli appalti verdi, il risanamento idrogeologico, la mobilità sostenibile. Ma quello che ha avuto più risalto mediatico è l'articolo 40, che istituisce sanzioni fino a 150 Euro per chi getta piccoli rifiuti (scontrini, chewing gum, fazzoletti) e fino a 300 Euro per chi spegne a terra i mozziconi di sigaretta.
La scelta è civilissima, ma dovremo essere in grado di farla rispettare. Intanto il testo di legge prevede che " i comuni installino nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi dei prodotti da fumo." Già qui la formulazione è ambigua. Strade e parchi OK, ma cosa si intende per "luoghi di alta aggregazione sociale"? Ambienti chiusi no, perché in quelli il fumo è proibito. Forse si parla di stadi, arene, anfiteatri. Le spiagge, ad esempio, sono luoghi di alta aggregazione sociale? Naturalmente più si allarga la casistica, più aumentano le spese dei comuni per l'installazione dei posacenere e la loro periodica pulizia.
Decise le sanzioni il problema sara farle rispettare, organizzando la repressione. Essendo le disposizioni contenute in una legge dello stato, dovranno farsene carico le forze dell'ordine. Riusciranno nell'intento? Alcuni vistosi precedenti, prendiamo ad esempio l'uso del cellulare alla guida, non sono confortanti. Per non parlare dell'abbandono selvaggio dei rifiuti.
Quando ero bambino ricordo che il pavimento degli autobus era pieno di cicche. Allora si fumava ovunque, certi lo facevano anche in chiesa o nella sala d'attesa del medico. Certo, era la seconda metà del secolo scorso e le cose cambiano in fretta. Speriamo in un veloce adattamento. E quando diciamo che "la città è sporca" ricordiamoci che le cose che sono a terra ce le ha buttate qualcuno di noi.

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